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Perché iscriversi a una cooperativa?

Negli articoli precedenti abbiamo fatto un viaggio panoramico su informazioni base importanti per capire chi è esente e chi invece no, e cosa serve in entrambi i casi per essere in regola, abbiamo chiarito cosa si intende per “Musica dal vivo” e fermato sul nascere l’opzione “suono gratis” come giustificazione in caso di controlli.

Sai anche che, tranne in alcuni casi precisigli artisti non sono responsabili in caso di controlli e che quindi non rischiano la sanzione, e che chi fa i controlli e quali sono le multe che rischia il gestore del locale se vengono rilevati artisti che si esibiscono senza essere stati regolarizzati.

Questi articoli erano necessari per farvi chiarezza, una volta per tutte, su punti riguardo i quali nel web si legge di tutto e il contrario di tutto con interpretazioni delle più fantasiose tra i paladini dell’escamotage e tuttologi d’ogni tipo.

Quindi abbiamo capito che, come in qualunque settore, la responsabilità di regolarizzare gli artisti (lavoratori dello spettacolo) è in capo al datore di lavoro (gestore del locale o organizzatore dell’evento).

Ma se la responsabilità è (quasi) tutta del gestore, perché dovrei iscrvermi a Esibirsi?

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Perché questo è un eccellente servizio che gli artisti possono offrire a chi li ingaggia.

Si tratta di un notevole sgravio di adempimenti burocratico-amministrativi per il gestore, che potrà preoccuparsi solo di fare il suo lavoro e, a fine serata, passerà al commercialista la fattura che gli emetterete.

Come se aveste una vostra partita IVA, ma con un costo decisamente MOLTO inferiore.

Ai Locali non interessa sapere se sei in regola?  Dovrebbero…

In Italia ci sono ancora tanti locali che, per ignoranza, non comprendono i rischi che corrono .

In questi casi, sia chiaro, che voi siate iscritti a una cooperativa o meno non cambia nulla: è  sempre il locale a rispondere.

Quindi se non gli interessa il servizio di regolarizzazione potrete andare a esibirvi senza alcun pensiero: se qualcosa va male, la rsponsabilità sarà soltanto sua.

Se invece il gestore, nel momento in cui vi presentate e dite che avete la possibilità di regolarizzarvi in maniera autonoma, accoglie la notizia favorevolmente concorderete il costo tenendo conto di tasse e contributi che saranno compresi nel cachet.

Sfatiamo il mito che è “meglio pagare/lavorare al nero”

Per un gestore, fiscalmente parlando, pagare 100 euro in nero e 130 + iva è praticamente la stessa cosa, ma con la differenza che nel secondo caso egli scarica l’intera cifra dalla contabilità.

Detta in modo semplice: il gestore risparmia sulle tasse se vi paga una fattura da 130euro+iva invece che darvi 100 euro al nero!

E’ un problema culturale, difficile da far entrare in testa a molti gestori, e anche per questo facciamo molti workshop in giro per l’Italia per informarli.

Perché poi quando un locale prende una sanzione difficilmente ricomincia a far musica, e un locale che smette organizzare spettacoli e’ una perdita per tutti!

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