Un dipendente pubblico può svolgere anche attività di spettacolo?
facciamo chiarezza su questo aspetto molto dibattuto
Un dipendente pubblico full time ha nel contratto di lavoro una sorta di esclusiva con l’ente di appartenenza che potrebbe essere un limite per chi, come secondo lavoro o hobby lavorativo, si esibisce come musicista, dj o artista in genere e volesse regolarizzare questa attività.
In realtà, il problema è relativo in quanto la normativa in tema di secondo lavoro per i Dipendenti Pubblici a tempo pieno recita:
“I dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall’amministrazione di appartenenza. Ai fini dell’autorizzazione, l’amministrazione verifica l’insussistenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interessi.
In questo caso non vi sono conflitti di interesse né come orario né come mansioni.
Quindi cosa si fa?
L’artista dovrà chiedere autorizzazione scritta al proprio superiore così da essere sereni nello svolgere l’attività artistica senza la paura di mettere a rischio il proprio lavoro principale.
Mal che vada il superiore vi risponderà di no.
Nella mia pluriennale esperienza i casi in cui il permesso è stato negato sono davvero rari ed in particolare sono relativi ai vigili del fuoco il cui Ministero d’appartenenza ritiene l’attività non compatibile con il ruolo svolto.
Nella richiesta specificare che:
- Si tratta di contratto di collaborazione come lavoratore autonomo dello spettacolo con durata annuale (Esibirsi soc. coop.)
- Non è previsto un orario di lavoro ma sono prestazioni svolte in modo occasionale e saltuario
- L’insussistenza di situazioni anche potenziali di conflitto di interessi tra le due attività.
- I compensi che si presume di ricevere nell’anno