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Procedura permessi per evento musicale con brani SIAE e SOUNDREEF

Istruzioni per organizzatori di eventi e gestori di locali

SIAE – SOUNDREEF – LEA: molti soci chiedono informazioni su qual’è la procedura di regolarizzazione, rispetto al diritto d’autore, di una esibizione in cui vengono eseguiti sia brani tutelati SIAE che brani tutelati SOUNDREEF.

Specifichiamo che questi adempimenti sono a carico del gestore del locale o organizzatore dell’evento nel caso di festival, non a carico dell’artista o band.

Per prima cosa è importante sapere che per poter fare questa procedura è necessario muoversi almeno 3 giorni lavorativi prima della data dell’evento. In caso contrario si dovrebbero fare due permessi distinti con il raddoppio del costo.

La procedura completa per l’organizzatore (non l’artista):

  1. Richiedere il “Permesso LEA” attraverso il portale indicado nome dell’evento, se l’ingresso è libero o a pagamento e la fascia di capienza. Si dovrà specificare che si tratta di un evento misto (SIAE/LEA-SOUNDREEF) e che verrà quindi richiesto il permesso SIAE. LEA rilascerà quindi il permesso di sua competenza in pdf;
  2. Richiedere il permesso SIAE attraverso il portale e barrare la casella che indica che verranno eseguiti anche brani tutelati da altre collecting. Dove inserire permesso LEAIn questa fase è necessario allegato il permesso LEA nell’apposito spazio di importazione documenti;
  3. La SIAE, dopo il rilascio del permesso, manderà l’importo da pagare che sarà il 100% della spesa SIAE/LEA-SOUNDREEF. Si dovrà quindi pagare tale importo;
  4. Assegnare il/i borderò SIAE on line al/i direttore/i dell’esecuzione;
  5. Una volta che ogni direttore dell’esecuzione avrà compilato e riconsegnato il borderò (digitalmente) all’organizzatore, questi dovrà riconsegnarli digitalmente a SIAE (N.B. questo entro 5 giorni dalla data dell’evento per eventi gratuiti altrimenti SIAE non provvederà ad eventuali rimborsi! Per gli altri casi almeno due giorni lavorativi prima della scadenza indicata al punto 10 della licenza rilasciata per quello specifico evento (Scadenza dei pagamenti));
  6. Sarà necessario poi scaricare il/i borderò in formato pdf e mandare il tutto via mail a LEA (amministrazione@leamusica.com) specificando data dell’evento e i propri dati che corrisponderanno a quelli del permesso LEA in precedenza ottenuto;
  7. LEA a quel punto dovrà rispondere indicando la percentuale di brani tutelati SOUNDREEF e la quota loro spettante;
  8. Effettuare il pagamento di tale quota a LEA;
  9. Il documento rilasciato da LEA dovrà essere inviato al mandatario SIAE che gestisce la zona in cui si è tenuto l’evento e che lo girerà alla sede centrale di SIAE. Acquisito il documento e con le tempistiche degli uffici, SIAE dovrebbe rimborsare all’organizzatore la quota relativa alle spettanze di LEA.

Questa è l’odissea burocratica cui va incontro chi si trova ad organizzare eventi con programmi musicali misti. Una procedura macchinosa che sta portando sempre più i gestori a trovare soluzioni “alternative” come non fare proprio nulla oppure chiedere agli artisti di dichiarare con autocertificazione di non aver eseguito brani tutelati SOUNDREEF.

Per band o artisti che hanno una scaletta fissa potrebbe anche essere facile verificare che effettivamente i brani in scaletta siano tutti tutelati da SIAE.

Diventa invece impossibile per i dj e per chi fa pianobar o karaoke perchè il numero di brani in repertorio è talmente vasto e variabile che rende impossibile tale verifica.

In questi casi quindi è molto probabile che l’artista rischi di dichiarare il falso (ricordiamo che non essendoci obbligo da parte degli ispettori di identificarsi durante la serata, non è possibile sapere se erano presenti registrando l’esecuzione quindi meglio evitare di firmare dichiarazioni delle quali non si è certi).

Negli ultimi mesi sembrano essere stati intensificati i solleciti da parte di LEA a locali ed organizzatori via pec o raccomandata invitando al pagamento, basandosi per lo più sulla promozione via social degli eventi senza essere a conoscienza del repertorio eseguito.

Questo perchè, salvo che non ci sia la certezza che il repertorio eseguito non riporti brani tutelati SOUNDREEF, l’organizzatore dovrebbe richiedere il doppio permesso.

Auspichiamo, e l’abbiamo fatto presente con un comunicato ai tavoli istituzionali cui abbiamo preso parte, che si trovi presto una soluzione logica tra le due collectinig o che venga preso un provvedimento di semplificazione da parte delle stesse istituzioni perchè la situazione crea danni trasversali a tutti, locali, artisti ed agli stessi compositori.

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