La definizione di contratto.
La legge (art. 1321, Cod. Civ.) definisce il contratto come un accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico.
Nel caso di nostro interesse, il rapporto giuridico è costituito dalla prestazione dell’artista in favore dell’organizzatore, in un determinato luogo e in una specifica data, a fronte di un ben preciso corrispettivo.
E’ obbligatorio che il contratto abbia forma obbligatoria?
Non è prevista la forma scritta, a pena di nullità, del contratto di prestazione artistica, al contrario di altre tipologie di accordo (contratto di vendita di immobili, ad esempio). Tuttavia è evidente che per l’artista disporre di un contratto scritto è sicuramente utile, quale fondamentale elemento di prova, nell’ipotesi in cui sorgano controversie tra quest’ultimo e l’organizzatore.
Quali clausole inserire nel contratto?
La semplicità e sempre la carta vincente nei rapporti giuridici tra le parti. Inutile predisporre lunghissimi contratti e numerose clausole, magari poco chiare o, peggio, in contraddizione tra loro.
Le clausole fondamentali da inserire sono:
- Il nome delle parti del contratto. Allorquando andrete a stipulare il contratto, è opportuno specificare che i contraenti siete voi artisti, ma la fatturazione della prestazione avverrà tramite Esibiri Soc. Coop., al fine di evitare equivoci con l’organizzatore. Attenzione, se l’organizzatore è una associazione, è molto utile inserire anche il nome esatto di chi sottoscrive per conto dell’associazione, e i dati anagrafici di quest’ultimo. L’art. 38, Cod. Civ., infatti, indica che degli impegni assunti dall’associazione rispondono a titolo personale anche le persone che hanno agito in nome e per conto dell’associazione. Ora, spesso le associazioni, anche quando si tratta di Proloco, per fare un esempio, non hanno alcun patrimonio a garanzia dei propri debiti. Poter disporre, quindi, di un ulteriore soggetto a cui rivolgere le proprie richieste di pagamento in caso di insoluto, è sicuramente utile;
- Data, luogo e durata della performance artistica. Anche in questo caso, la semplicità premia. Il consiglio è quello di soffermarsi, in particolare, sull’ultimo punto. La durata. E’ spesso motivo di contestazione, e pertanto indicare che la prestazione dovrà essere non inferiore ad un tot di minuti/ore, e che non supererà un tot di minuti/ore, salvo decisione autonoma dell’artista, è fondamentale. Questo, soprattutto, in determinate circostanze quali matrimoni, karaoke, feste private, ecc…;
- Compenso. Il consiglio è quello di indicare un importo ben preciso, e poi occuparsi autonomamente delle proprie spese. Meglio, quindi, indicare una somma definita e poi provvedere a sostenere i propri costi, piuttosto che indicare una determinata cifra, ed indicare che a questa vanno aggiunte “ spese viaggio [quali? Come vengono decise?], ecc…”. Meglio sempre evitare anche i benefit, quali ad esempio le bibite all’interno del locale prima e dopo la performance, ecc… Sono spesso motivo di equivoco e di controversia. E’ sempre preferibile, quindi, precisare un importo, magari aprioristicamente calcolato in una misura leggermente maggiore, tralasciando elementi di possibile difficile interpretazione. Altro elemento fondamentale da non scordare è indicare sempre se l’importo è comprensivo o meno di Iva, circostanza evidentemente non trascurabile considerato il fatto che per andrete ad emettere fattura in qualità di associati Esibirsi Soc. Coop.;
- Casi di annullamento e penale. Gli eventi live possono a volte essere oggetto di annullamento, per le più svariate ragioni. E’ utile indicare il termine, antecedente alla performance, entro cui l’organizzatore può annullare l’evento senza corrispondere nulla all’artista, oppure pagandogli solo una determinata percentuale del cachet a titolo di penale. Scaduto il termine entro cui esercitare il diritto di recesso senza penale, va indicato espressamente che l’artista verrà pagato per intero, oppure in caso di annullamento successivo al timing indicato, si può prevedere una diversa percentuale, sempre a titolo di penale.
- Il foro competente. Mai, e si sottolinea mai, accettare un contratto in cui è indicato che eventuali controversie verranno decise da un collegio arbitrale, dalla Camera di Commercio, ecc.. Quelle che all’apparenza sembrano modalità sbrigative ed economiche, sono invece vere e proprie trappole, che impediscono all’artista di agire rapidamente al fine di ottenere il pagamento di quanto convenuto. Qualunque arbitrato, infatti, ha costi esorbitanti e tempistiche non così brevi. Meglio a quel punto non indicare nulla a titolo di , competente (varrà, conseguentemente, il foro del luogo dove risiede il soggetto inadempiente) o, meglio ancora, indicare quale “foro esclusivo, con esclusione di qualunque altro foro alternativo”, quello di residenza dell’artista. Giocare in casa, queste circostanze, oltre ad essere utile consente di risparmiare i costi legali di dover cercare un domiciliatario fuori circondario.
Perché è importante far sottoscrivere all’organizzatore un contratto?
Un buon contratto, chiaro, semplice, e scevro da dubbi interpretativi è, unitamente all’emissione della fattura relativa alla prestazione artistica svolta da parte di Esibirsi Soc. Coop., la base imprescindibile per un recupero del proprio credito, in caso di morosità dell’organizzatore, che sia efficace, rapido ed economico.
Chiarire fin da subito costi e penali è la base per radicare una azione immediata ed incisiva. Associarsi ad Esibirsi Soc. Coop. per poter emettere una fattura per la prestazione svolta, che consenta di agire nell’immediatezza con decreto ingiuntivo, è una scelta che non solo denota professionalità, ma anche lungimiranza e rispetto del proprio ruolo di professionista dello spettacolo.
Studio Legale – Avvocato Giovanni Albanese